Chi siamo e come operiamo

Il Centro Antiviolenza CHIARE ACQUE con sede in Salò, in Via Fantoni 86, nasce nel 2018 in seguito alla stipulazione del Protocollo Regionale per la creazione della Rete Interistituzionale per il contrasto alla violenza sulle donne, denominata “Tessere Legami”, con Ente Capofila il Comune di Desenzano, alla quale aderiscono 76 comuni e, insieme a molti altri soggetti istituzionali e privati,
gli Istituti Comprensivi dei territori interessati dalla rete e precisamente: Garda Bresciano, Valle Sabbia, Bassa Bresciana orientale e centrale. Il CAV Chiare Acque è gestito dall’Associazione “Casa delle Donne Odv” di Brescia; associazione che per prima, nel territorio bresciano a partire dal 1989, si è occupata di donne che subiscono violenza.
Il Centro si basa principalmente sull’operato delle numerose operatrici di accoglienza che offrono la propria disponibilità e professionalità, appresa attraverso un percorso formativo intenso sia teorico che pratico, e che nell’arco di pochi anni – grazie ad un costante lavoro di sensibilizzazione e formazione – sono oggi complessivamente 35, distribuite fra la sede centrale di Salò e gli sportelli decentrati di Ghedi, Carpenedolo e Sabbio Chiese. Le operatrici sono affiancate da figure professionali (psicologhe, legali, assistente sociale, counselor) al fine di offrire prestazioni specialistiche necessarie alla donna nel suo percorso di fuoriuscita dalla violenza.
I servizi offerti sono principalmente l’accoglienza e l’ascolto a favore di donne che vivono una situazione di violenza di qualsiasi natura: fisica, psicologica, economica, stalking…. Il Centro opera inoltre in situazioni di emergenza, attraverso l’attivazione di un servizio attivo h24 – 365 giorni l’anno.
Oltre agli interventi specifici in favore delle donne vittime di violenza, il Centro si impegna con assiduità in attività di sensibilizzazione e informazione sul tema della violenza di genere, organizzando e partecipando a numerose iniziative istituzionali e dell’associazionismo ed è sempre disponibile a rispondere alle esigenze territoriali di informazione, formazione e sensibilizzazione ad ogni livello.
In particolare, un gruppo specializzato di operatrici è impegnato nella attività di formazione presso le scuole che, con sempre maggior frequenza, richiedono questo intervento principalmente finalizzato alla prevenzione del fenomeno della violenza di genere attraverso la sensibilizzazione e l’informazione tra le giovani generazioni.

Esperienze formative presso le scuole del territorio della rete.

Elenchiamo di seguito i principali Istituti Scolastici presso i quali sono stati realizzati interventi di
formazione negli ultimi quattro anni:

  • Centro di Formazione Professionale SCAR – Roè Volciano
  • Istituto Don Milani – Montichiari
  • Istituto C.Battisti – Salò
  • Istituto Capirola – Ghedi
  • Istituto Bagatta – Desenzano
  • Istituto Bazoli – Desenzano
  • Istituto Cerebotani – Lonato
  • Casa del Giovane – Castiglione delle Stiviere
  • Scuole medie inferiori di Villanuova s/C, Prevalle, Alfianello, San Gervasio e Salò
  • Liceo Fermi di Salò
  • Istituto Perlasca di Idro
  • CPF Zanardelli di Villanuova

Perchè entrare nelle scuole

L’appartenere a generi differenti, l’essere maschio e l’essere femmina necessitano di un momento, di uno spazio per poter riflettere, per potere esplicitare le proprie esigenze, per potersi riconoscere, ascoltare e valutare. L’identità di genere è un percorso lungo e complesso, è un processo di acquisizione consapevole del ruolo socio-culturale attribuito al nostro esistere, in primis, come corpo
sessuato. Questo percorso inizia fin dalla nascita per poi svilupparsi e diventare significativo nell’età dell’adolescenza e successivamente in età adulta.
La scuola, oltre alla famiglia e alla società, è uno spazio di apprendimento e anche di importanti relazioni per la vita di ciascuno/a, di maschi e femmine. E’ proprio nella scuola che ragazzi e ragazze hanno la possibilità di confrontarsi, di porsi in relazione tra pari, ma anche con il mondo degli adulti rappresentato, in questo caso, dagli insegnanti.
Da qui, la necessità di porre l’attenzione sui vissuti di ciascuno/a, di valorizzare le differenze, di promuovere consapevolezza sui diversi modi di essere, di sostenere una sempre maggiore responsabilità verso le proprie scelte al fine di individuare una possibilità di scambio, confronto e incontro tra i due generi.
Ecco quindi l’importante necessità che i centri hanno di intervenire, progettando moduli formativi e laboratori per ragazzi e ragazze al fine di offrire loro non soltanto nozioni informative, ma soprattutto occasioni di scambio, di confronto, nonché strumenti per individuare quei campanelli d’allarme all’interno di una relazione d’amore, che consentono di affrontare con maggiore consapevolezza il problema della violenza di genere.
I percorsi di formazione pensati per ragazzi e ragazze delle scuole secondarie di primo e secondo grado, hanno tra gli obiettivi quelli di:

  • Riflettere sulle differenze di genere tra stereotipi e vissuti
  • Favorire il riconoscimento della violenza e la riflessione sugli stereotipi che la fondanovall’interno della famiglia, della scuola, della società, nelle relazioni tra i generi
  • Conoscere quello che i ragazzi sanno e percepiscono sulla violenza di genere
  • Favorire e migliorare la consapevolezza delle differenti modalità relazionali.

Costi

Tutti gli interventi sopra illustrati vengono realizzati dalle operatrici esperte a titolo gratuito. In caso di richiesta di interventi da parte di figure professionali (come legali o psicologhe), il costo verrà quantificato sulla base delle richieste e della disponibilità delle professioniste.

Progetto di formazione scolastica

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